mercoledì 26 ottobre 2011

Intervento di Pasquale Palladino, CSD

Il Medico di Medicina Generale come prima interfaccia con il paziente psichiatrico: il dato territoriale Italia

I Medici di Medicina Generale rappresentano, insieme ai Servizi Psichiatrici, un punto di riferimento fondamentale per i pazienti con malattie mentali, siano esse riconducibili ai cosiddetti disturbi psichiatrici comuni, ai più gravi disturbi psicotici od ai disturbi psichici da discontrollo degli impulsi, dipendenze ed abusi.


Nelle tre macroaree di patologia descritte,  il ruolo richiesto al  MMG è ovviamente molto differente, ma in modo trasversale  la maggior parte dei soggetti con queste patologie si rivolge comunque al proprio  Medico di Medicina Generale. Sfruttando le potenzialità del database LPD Regional,  fondato sul monitoraggio pluriennale longitudinale di oltre 1,1 milioni di schede pazienti  raccolte dai software di gestione ambulatoriale di 900 MMG rappresentativi dell’universo dei MMG a livello nazionale e regionale,  possiamo infatti stimare in poco meno di 6 milioni  i pazienti con una qualche forma di sofferenza mentale  visitati in un anno in Italia dai 45.767 Medici di Medicina Generale. Tale area patologica è prevalentemente femminile (69% verso 31% ), con una percentuale importante (37%) di over 70 anni ma anche con un numero significativo di pazienti giovani (4,6% sono i pazienti sotto i 30 anni).
Mediamente pertanto un Medico di Medicina Generale visita in un anno 130 pazienti con diagnosi di malattie mentali, ma per alcuni MMG la focalizzazione su tale patologie  risulta molto più elevata ed il primo decile arriva a visitare  274 pazienti.
Con ognuno dei pazienti psichiatrici identificati il Medico di Medicina Generale registra mediamente 19 contatti  in un anno sia per patologie psichiatriche che per eventuali altre patologie correlate o meno con le prime; è  infatti evidente che i potenziali momenti d’interazione tra MMG e paziente psichiatrico sono esponenzialmente amplificati dalle comorbidità degli stessi pazienti; sui 6 milioni di pazienti con patologie psichiatriche precedentemente identificati, oltre 3,5 milioni di pazienti sono visitati dal MMG anche per altre comorbidità croniche non dell’area psichiatrica, ed in particolare 2,6 milioni per Ipertensione, 1,2 milioni per patologie cardiovascolari,  800.000 pazienti per diabete,  540.000 pazienti  in area oncologica e 450.000 per osteoporosi.
Un paziente su due con patologie mentali, dall’osservatorio del MMG, ha una diagnosi di Depressione mentre il 32% ha una diagnosi di  Disturbi legati all’ansia ed il 6% una diagnosi di disturbi della personalità.   Seguono, con dati percentuali  molto più contenuti,  le diagnosi riconducibili a disturbi cognitivi,  psicosi,  disturbo bipolare,  dipendenza e abuso di sostanze,  schizofrenia.
L a crucialità del ruolo del MMG in tali patologie determina l’attenzione che allo stesso le Aziende Farmaceutiche rivolgono nella loro attività di informazione non solo nell’ambito della depressione e dell’ansia ma sempre più anche in aree più prettamente specialistiche, ove il ruolo del MMG rimane rilevante sia per facilitare il riconoscimento precoce degli esordi psicotici ed un corretto consulto specialistico,  che nella cura della salute fisica degli stessi pazienti,  ed infine nella gestione continuativa della disabilità  di casi cronici in fase non acuta. Mediamente le Aziende Farmaceutiche destinano all’universo dei MMG oltre il 42% dell’ammontare complessivo delle visite  destinate alle aree terapeutiche in analisi, il che garantisce che  i Medici di Medicina Generale ricevano almeno una visita al mese focalizzata su tali aree.
Poiché l’evoluzione della domanda di salute mentale richiede risposte e servizi sempre più centrati sui bisogni della persona, caratterizzati da elevati livelli di appropriatezza, tempestività, efficacia, realizzati in logica di gestione efficiente delle risorse, sarà sempre più necessario sviluppare  percorsi di cura integrati e fondati su una più stretta collaborazione tra Psichiatri e MMG con il fine ultimo di migliorare la qualità complessiva delle cure prestate al paziente finale.
Alcune  regioni italiane hanno intrapreso già da alcuni anni percorsi finalizzati ad ottenere una sempre maggiore e consapevole integrazione della gestione dei disturbi mentali nella medicina generale. L’Emilia Romagna è una di queste regioni ed i dati che emergono dalle analisi LPD Regional confermano l’attenzione dedicata a questa tipologia di paziente dal Medico di Medicina Generale: se mediamente in Italia i pazienti con diagnosi di disturbi mentali rappresentano il 16% del totale pazienti visitati da un MMG, in Emilia Romagna tale percentuale sale al 20% e fa si che, dopo la Lombardia, sia la Regione con il maggiore numero di pazienti psichiatrici, oltre 592.000, visitati in un anno dai Medici di Medicina Generale.


Nessun commento:

Posta un commento